Nina Trulli Resort è il privilegio del bianco che filtra gli altri colori, dei dettagli studiati ad uno ad uno, delle stanze che hanno bizzarramente cambiato vocazione. Come se un immaginario gigante, di fronte ad un plastico di trulletti, si fosse divertito a fare il gioco dei “se”. Se la rimessa della vecchia masseria diventasse una cucina con la dispensa a vista, se nella chiesetta sconsacrata si trovasse la reception, se si mettesse una vasca per fare il bagno sotto la pergola, se le scalette di ispezione ai tetti fossero ingressi a percorsi incantati popolati da coni rovesciati come giganti birilli intorno ai quali tracciare improbabili gincane o alla cui
ombra riposare beatamente.
Come se quell’ipotetico gigante fosse invece un bambino, e questi suoi giochi, la sua spensieratezza, la sua gioia. E il soggiorno a Nina Trulli Resort non fosse altro che un ritorno alla freschezza dell’infanzia, alla purezza delle cose semplici, alla bellezza cercata per istinto.
Per rivelarsi a fine vacanza il più grande dei lussi possibili, un luogo che sia stato soprattutto un balsamo. Per l’io più profondo.